Fast art
Riprendiamo questo piccolo spazio di condivisione con un post che definirei da “vecchia lagnosa”.
Però i post con questa taratura sanno da fa’, o me li sento di fa’, una delle due insomma a voi l’ardua sentenza.
Chi mi segue sa che il mio agosto è stato un buco d’inferno. Una voragine di disegni che non aveva fine, un giorno si e uno no ero li a disegnare. Il mio telefono era imbottito di promemoria con tutti gli step e le descrizioni per tutte le entry del contest a cui stavo partecipando.
In parte posso dire che mi ha dato una bellissima raddrizzata in termini di scadenze, dall’altro lato mi ha logorata. Non voglio fare quella che si lagna dei social e di come va internet, ma onestamente per me non può funzionare in questo modo.
Se seguissi attentamente le “regole” di pubblicazione probabilmente dovrei vivere la mia vita in un perpetuo stato di pubblicazione. Ma non è sostenibile.
Non è sostenibile su due piani ben distinti a mio avviso: uno personale e uno oggettivo.
Per quello che riguarda il piano personale penso che la motivazione sia lampante: ho un lavoro a tempo pieno e una vita. Chi mi conosce sa che il mio animale guida è l’orso. E non l’orso batuffolo che pesca trote negli allevamenti intensivi (perchè anche in quel caso sarei pigra come la merda che si squaglia al sole), ma piuttosto la mamma orsa che carica a cazzo di cane qualsiasi cosa che abbia due gambe e che potrebbe mettere in pericolo la sua prole. Tradotto: non amo la socialità. Quindi, chi mi conosce, penserà “ma tu non esci mai, di che vita stai parlando?” ecco, care mie prede uman…amici, dovete sapere che io amo la mia casa e la mia quotidianità e per vivermele con serenità ho bisogno di tempo e di rilassatezza. Cucinare per me è un rituale intimo, stare in veranda a guardare le foglie, leggere un libro, ecc. Quindi per me, sul piano personale, mantenere un ritmo del genere aveva lentamente fatto marcire tutte quelle piccole cose che apprezzo della mia vita. Del resto abbiamo un tot di energie al giorno, prima o poi la copertina si accorcia e mamma orsa da di matto.
Sul lato oggettivo la questione è più sottile e spero di non sembrare la volpe con l’uva.
Mi sono ritrovata, verso la fine del contest, a non capire manco più cosa stessi disegnando, non sentivo nemmeno più lo stimolo a farlo e posso assicurarvi che la mia lontananza dai social non è stata un ritiro spirituale per ricaricare le energie, ma un disintossicarmi da quello che più mi rende felice: disegnare. Si, avevo la nausea.
Ma la nausea era causata principalmente dalla produzione massiva di disegni senza uno scopo e senza un’anima.
So che tutto quello che si fa nella vita non deve per forza avere uno scopo ma per chi, come me, fa cose “artisticose” sa che in ogni pezzo ci infonde un po’ di se stesso. Un’idea, un pensiero, un sentimento, tutte queste cose, anche se piccole, sono una parte di noi che finisce nella nostra tela o mezzo che sia.
È un concetto forse un po’ da vecchia rincoglionita strega pazza, ma andando avanti nella vita sto andando verso quella direzione, quindi ciapa sta considerazione e bon. I miei mille gatti dovevano essere un campanello d’allarme, in fin dei conti vi sto avvisando da una vita che qua la sanità mentale se ne stava andando.
Quindi, tornando sul concetto principale, produrre tanto per assecondare un algoritmo del cazzo per me non ha senso di esistere. Che poi, amici di merende…chi diavolo conosce l’algoritmo realmente? Voi siete davvero convinti che quei trucchetti del cappero dati come briciole ai sorci da un’influencer a caso in un video titolato “Kome fare 1000K su IG, Zeriamente, Giurin Giurello” siano veri? Se instagram avesse davvero dato le chiavi per il suo algoritmo a qualcuno avrebbe smesso di vivere.
Magari mi sbaglio, magari la chiave è davvero continuare a pubblicare.
Ma magari la chiave è la botta di culo una tantum o qualche soldino speso in promozioni ben assestato. Chissà.
Fatto sta che, nel dubbio, preferisco scegliere la strada che non mi logora l’anima.
Fine, punto.
Quindi, per chi di voi mi segue anche su IG, sappiate che ci saranno meno pubblicazioni e probabilmente saranno molto diverse da quelle a cui siete abituati.
Io intanto vi auguro un buoooon weekend e vi rimando al prossimo post.
Un baciones.