Istruzioni per l’uso - Plastica termoretraibile

Volevo tanto chiamarlo “Tutorial - Ciarpame”, sapevatelo.

Comunque eccoci qua, con una nuova (ennesima) serie. Quella dei tutorial. Delle lezioncine. E chi mi conosce bene sa che mi esprimo come un primate che sbuccia le banane contro i sassi. Quindi male, se non si fosse capito.

Ma passiamo al dunque, al succo di questa rubrichetta, cioè io che vi dico come fare le cose.

E visto che sono la donna delle premesse e non voglio smentirmi ecco la premessa della serata: questi progetti possono essere fatti anche nel forno ma io personalmente ho preferito prendere una pistola ad aria calda, quindi non garantisco per la resa nel forno.

Dunque, partiamo dall’occorrente e dallo spiegarvi un pochino che cosa ho imparato.

I link che seguiranno sono link affiliati, a voi non cambia nulla ma io magari qualche soldino lo prendo, così posso pagare la retta dell’università ai miei gatti. Non avendo figli non sapevo con cosa far leva sui vostri sentimenti. Baggianate a parte, volevo solo essere trasparente con voi, siete liberissimi di chiudere il link, cercarlo per conto vostro e acquistare altrimenti, ma non fatelo…dai…

Ci sono due carte che fino ad adesso ho testato.

  1. Smowo® 20 Plastica Termoretraibile - Fogli Trasparenti A4

  2. Sweelov 10 fogli di pellicola termoretraibile, stampabile, formato A4

La prima è una carta che si adatta solo ed esclusivamente alla lavorazione a mano, quindi non stampabile. La seconda invece può essere utilizzata anche con la stampante inkjet. Personalmente, dopo un po’ di utilizzi devo dire che mi ha dato più soddisfazione il disegnare direttamente sul foglio piuttosto che stamparlo, ma dipende molto dal tipo di esigenze che avete voi.

Le altre cose che vi elencherò sono facoltative, ma ci tenevo a linkarvele comunque.

  1. Resina UV Trasparente per Bijoux e Gioielli, indurimento Veloce

  2. Lampada 2PROF FUTURA LED 3.0

  3. SEEKONE Mini Pistola ad Aria Calda 2 Temperatura 260℃/450℃

  4. Uniposca Set Completo con 18 Pennarelli Acrilici Assortiti

Per quanto riguarda i punti 1 e 2 sono una resina UV anti ingiallimento e una lampada per le unghie, quindi ottima per l’indurimento della resina UV, ce ne sono di meno costose sul mercato ma da ex donna che si faceva le unghie in casa garantisco per la futura, in quanto ha una potenza abbastanza elevata per sigillare la resina in maniera decente. Per info ci vogliono circa 120 secondi con questa lampada UV.

Io mi domando quanti cazzo di hobby ho avuto negli ultimi anni e, sopratutto, se non potevo scegliere degli hobby meno costosi.

Continuiamo…il punto 3 è la famosa pistola ad aria calda, e qui, ora e adesso vi spiego perchè ho scelto questa invece del forno di casa. Il primo motivo, e forse il principale, è che nel forno di casa ci cucino, non sapevo se queste cose mollassero elementi tossici nel forno e volevo semplicemente evitare di intossicare me e il mio compagno. Il secondo motivo è che, nel caso aveste voglia di fare degli anellini interamente in plastica avete bisogno di qualcosa che scaldi alla bisogna, dandovi il tempo di modellare.

L’ultimo punto, il 4, sono gli Uniposca, sapete cosa sono sicuramente, quindi ciao.

Iniziamo con il vero e proprio tutorial.

Dirò delle cose ovvie probabilmente ma vorrei evitare di trovarvi sotto casa mia coi forconi, quindi perdonatemi se gigiono intorno a cose banali.

Entrambi i fogli hanno un lato ruvido e uno liscio, mi raccomando: stampate e disegnate su quello ruvido. Ruvido si, liscio no (si, confesso, è un promemoria per me).

E ricordatevi una cosa importante: la plastica si restringe (dai?!).

Ci sono le misure specifiche su entrambi i pacchi, ma per darvi un’idea di massima a me da un disegno di 9 cm usciva un gigiottolo da 6 cm, ma consiglio comunque di fare le giuste e doverose prove. Anche perchè, come dico sempre “Se no vedo no credo” e una cosa che viene bene a grandezza naturale potrebbe non avere la stessa resa rimpicciolita, anche se, entrambe le plastiche, mantengono i dettagli.

Un aspetto molto importante, se decidete di stampare le vostre plastiche e non disegnarle, è che i colori si scaldano (tradotto, scuriscono). Quindi opacizzate sempre il disegno almeno all’80% per i colori chiari e per gli scuri anche un 70%. Per quanto riguarda gli Uniposca non ho riscontrato questi problemi, ma del resto sono acrilici e non inchiostri.

Una volta che avrete stampato o disegnato sulle vostre plastiche ci sarà un passaggio molto importante: il taglio. E, mi rincresce dirlo, è un passaggio delicato e tedioso. Dovete tenere a mente di non chiudere del tutto la forbice e di non fare curve azzardate, in quanto la plastica si spezza, consiglio piuttosto di arrivare ad un punto, fermarvi e ruotare piuttosto il disegno e riprendere con il taglio dall’altro lato. Sconsiglio di conseguenza dei design che implicano tagli troppo dettagliati.

Una volta che avete terminato questo compito noiosissimo potete passare alla parte divertente, ovvero quella piromane.

E torno di nuovo al discorso ruvido - liscio. Quando scaldate il vostro design ho visto che è consigliabile tenere la parte ruvida verso di voi, perchè tende ad arricciarsi e ad appiccicarsi di più se fate il contrario, in più se lasciate segni nella parte ruvida sapete che al massimo la sigillate con la resina.

Per tenere fermi i pezzetti di plastica io uso degli stecchini per gli spiedini che, nonostante i miei timori, non prendono fuoco. Ma ho visto anche persone che li tenevano all’interno di un rotolo di carta nastro, ma in questo caso non garantisco sull’effetto flambè.

Una volta che avete terminato di restringere la vostra plastica prendete un oggetto piatto per premere sulla plastica appena ristretta, in modo da appiattirla un pochino. Io uso dei vassoietti di acciaio della mia suocera che mi facevano cacao, ma penso che il fondo di un bicchiere vada bene comunque. Meglio se è un bicchiere che vi ha donato la suocera. Fidatevi, cambia tutto.

Se ci sono dei bozzi o delle imperfezioni potete riscaldare la plastica quante volte volete e, al contempo, anche modellarla nel caso in cui vogliate dargli una forma particolare ma, inutile dirlo: scottano.

Io adesso non so più che altro insegnarvi, anche perchè i passaggi successivi sono a vostra discrezione, potete creare gli orecchini, dei ciondolini, dei mini crocefissi per i vostri esorcismi domenicali, quindi in sostanza un po’ tutto il ciarpame che vi passa per la testa.

Come sempre se ci sono dubbi, perplessità o, semplicemente, volete condividere con me i vostri lavoretti sapete che potete scrivermi tramite modulo di contatto o in DM su instagram. Oh, se li fate taggatemi anche eh, sennò qua non andiamo d’accordo.

Intanto un bacetto a tutti i miei piromani.

Cià ciao.

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