Creare contatti per chi, di contatti, non ne vuole avere.

Sto seguendo un corso di recente su come creare un efficace “Business model canvas” perchè si, è inutile che ci giriamo attorno: prima o poi vorrei camparci delle mie illustrazioni.

Ora che ci siamo guardati tutti negli occhi senza troppi giri di parole posso provare ad esprimere il pensiero che ho maturato a seguito di questo corso (se il mio grafic* timid* mi sta leggendo adesso sicuramente starà ridendo, perchè sa benissimo che mi esprimo con i piedi, ma noi lettori ci capiamo, vero?!).

Comunque una grossa parte del corso si concentrava sul come creare una relazione con il cliente, una community, come parlare alle persone e come creare connessioni con le persone.

Sicuramente una parte del corso parlava anche delle cose da “non dire assolutamente mai al cliente”, ma me la sento troppo: io odio le relazioni.

E questo mi frega parecchio.

Se siete capitati sul mio profilo instagram lo avrete notato di sicuro: faccio una story ogni morte di papa e la sola foto che mi ritrae è quella del mio trentesimo compleanno.

Chi invece mi ha conosciuta “dal vivo” sa che ho due modi di interagire con le persone, c’è la me spaccona e super esuberante che però si palesa solo per un’uscita (possibilmente con un aperitivo e con il parcheggio vicino al culo) o quella schiva, che parla poco e sta sulle sue (possibilmente con un aperitivo e il parcheggio vicino al culo).

Tradotto? Cirrosi epatic…emh…

Un misto di insicurezza e piacere nello stare da sola letale che negli anni si è trasformato in quel Gremlin che si è nutrito dopo la mezzanotte che sono io.

Si, di sicuro questo discorso era nei “no” del corso.

Ma una grossa parte, invece, parlava dei valori che il proprio brand dovrebbe rispettare e tra quelli io ho segnato l’onestà.

E quindi voglio essere sinceramente brutale con voi: non mi piacciono particolarmente le persone.

E adesso, vi starete domandando, come farai a creare dei legami, delle relazioni, delle interconnessioni con dei clienti se non ne vuoi avere?!

Non lo so.

No, scherzo dai.

Con l’onestà.

Wee, che slancio, che visionaria, che precursora, manco miss mondo fa discorsi così pietosi.

Piano, piano. Mi spiego meglio.

Facciamo un patto, ok? Io d’ora in poi mi farò conoscere per come sono, senza troppe fregnacce e decideremo se andare d’accordo o meno. In totale O-NES-TÀ (si, ho dovuto battere le mani per sillabare la parola e non sono del tutto sicura che sia sillabata correttamente).

Vi racconto questo aneddoto per farmi capire meglio.

Qualche tempo fa ho fatto un piccolo esperimento: ho chiesto ai miei follower di mandarmi le foto dei loro gatti, dicendo solo che le avrei usate come reference. Dopo aver fatto le varie illustrazioni mi sono talmente immersa nelle loro bellissime storie che ho preso la macchina, sono andata a comprare buste, cartoncini e francobolli e ho deciso di stampare quei disegni e mandarli a chiunque di loro avesse avuto il piacere di ricevere il disegno originale. E da questo piccolo scambio sono nate delle bellissime relazioni con i pochi cristiani che mi seguivano. E so che tutto questo è stato possibile perchè non mi sono sforzata di essere chi non sono. Avrei potuto riempire i miei follower di “amore” “tesoro” “cara”, bla bla bla. Ma non avrebbe portato a quella bellissima esperienza che ho creato.

Quindi, cari lettori, fantasmi aldilà del mio schermo, vi va di fare questo esperimento assieme? Poco alla volta, vuoi fare amicizia con me?

Cià Ciao.

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